Natale che festa

Si avvicina Natale. Mamma sta mettendo me e le mie sorelle sotto pressione le cose da fare sono tante, per il cenone della vigilia saremo in tanti quasi quaranta perchè vengono tutti gli zii e i miei cugini e lei non si accontenta mai delle cose fatte a caso e poi vuole tenerci sempre impegnate in qualcosa perchè, e in questo ha ragione dice sempre che l’ozio è il padre di tutti i vizi. A volte però con tutte le cose da fare che ci ritroviamo un poco di sano ozio lo desidero. Venendo al dunque, come consuetudine mamma sta ricamando le tovaglie (i tovaglioni) perchè ogni anno lei dice che ci vogliono nuove e poi sono queste le cose belle della vita cioè sapere fare le cose e impegnarsi in esse e se lei sa tagliare cucire e ricamare lo deve fare lo vuole fare perchè le piace e il cotone costa poco, dice che la gente il denaro non lo sa spendere, lei con i soldi che costa un telefonino di ultima generazione ci fa otto tovaglie che se le regali a chi ne ha bisogno è cosa buona giusta e sacrosanta, e se le vende con i soldi che ci fa sfama una famigli povera per un anno. A me ha assegnato il compito di ricamare all’uncinetto i sottobicchieri sono a buon punto ma la fatica è grossa e poi devo anche preparare i pezzi da suonare.
Sempre di corsa sempre di corsa ma a me piace in fondo in fondo.

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